Archetipi e Destino: il n.1 l’innocente
Nel nostro percorso insieme alla scoperta della Destinoterapia e delle tecniche per ritrovare la propria vocazione, ci faremo aiutare facendo ricorso ai dodici archetipi junghiani e ne analizzeremo uno alla volta. Nello specifico questo sarà il primo di 12 articoli in cui descrivo le esercitazioni con le quali uniremo gli archetipi junghiani alle tecniche per trovare la propria strada, il proprio destino, il proprio scopo esistenziale, unico, specifico e originale
Iniziamo con l’INNOCENTE.
Questa prima figura, che viene anche individuata nella fase evolutiva dell’essere umano in un periodo dagli 0 ai 7 anni, è definita tale in quanto denotata e connotata appunto dalla fiducia, da una visione ottimistica di un mondo favolistico e perfetto, di un mondo positivo pieno di persone che si vogliono bene, buone.
L’innocente crede in una realtà non popolata da conflitti e da emozioni negative, da ombre e oscurità. In sintesi l’archetipo dell’innocente è l’archetipo della persona piena di ottimismo, di fiducia, di fede nel mondo, nel futuro e nel presente. Crede nelle persone ed è accompagnato da una costante visione esclusivamente positiva della realtà. Ha comunque un lato in ombra come chiunque, di fatto il suo limite è quello di non riuscire ad accettare e tollerare l’imperfezione, le crepe che minacciano il mondo perfetto in cui crede. L’innocente non riesce a credere possibile il tradimento, la cattiveria, la meschinità sia negli altri che magari in qualche suo stesso atteggiamento. Questo lo spinge a rifiutare e a non vedere gli atteggiamenti negativi messi in campo dagli altri e da sé stesso. Questa negazione di una realtà a 360 gradi completa anche degli aspetti oscuri è il suo limite.
Tuttavia quello a cui volgiamo la nostra attenzione nel percorso della Destinoterapia e nell’esercizio che vi propongo è scoprire la prerogativa di ogni archetipo, la sua cifra distintiva: come questa fiducia che può diventare anche la sua caratteristica vocazionale e la sua inclinazione che si traduce nel lavoro? Cosa questo archetipo può dare al mondo?
Allora l’archetipo dell’innocente può contribuire ad infondere nel mondo fiducia, serenità e positività.
Può aiutare gli altri a credere in genere, a credere nella luce e nelle favole. Potrebbe per esempio essere capace di scrivere e raccontare un mondo disneyano, un mondo appunto fiabesco, potrebbe lavorare nella cooperazione internazionale o nella solidarietà. Potrebbe anche aiutare gli altri a credere in se stessi e in un Dio, in un bene assoluto, in un valore.
Sicuramente l’Innocente può essere un idealista, perseguendo degli scopi ideali. E quindi questa è la sua caratteristica vocazionale.
Come possiamo adesso collegarlo con la Destinoterapia e con l’obiettivo di trovare noi stessi e il nostro vero scopo?
Possiamo mettere in pratica un esercizio di respirazione profonda per riflettere su questa figura dedicandoti cinque minuti di tranquillità. Trova un luogo confortevole dove ti senti tranquillo e a tuo agio. Puoi rilassarti, e cominciare a fare una respirazione calma e profonda, ispirando lentamente dal naso e espirando dalla bocca sempre lentamente, magari chiudendo gli occhi. Fatelo con calma, senza correre almeno una decina di volte e durante questa respirazione calma e rilassata cerca di farti ritornare in mente quello che ti ho detto, le immagini che ti sono affiorate, immagini magari anche di film o di persone che conosci, oppure di personaggi di romanzi che hai letto e che incarnano in qualche modo l’archetipo dell’innocente. Fatti venire a trovare mentre respiri da immagini, da frasi, da parole, da modi di dire che secondo te rientrino in questa figura, in questo personaggio e nel farlo semplicemente devi ascoltare quello che succede o quello che non succede. Ovvero, fai semplicemente l’esercizio e intanto percepisci se arriva un riscontro interiore, una risonanza, una vibrazione, una coincidenza fra il tuo modo di essere profondo e questo archetipo.
E’ chiaro che ognuno di noi possiede magari un paio di archetipi come portanti e conduttori della propria vita, in questo caso uno sicuramente è più forte dell’altro. E’ possibile anche che alcune potranno ritrovarsi in più di un archetipo, mi sento di dire fino ad un massimo di tre tipologie. Anche in questo caso tuttavia ci sentiremo profondamente legati da una sola, ce ne è una che ti risuonerà di più e man mano che approfondiremo le altre tipologie e analizzeremo gli altri archetipi ti renderei conto della differenza. Questo perché scoprirai che leggendo di alcune figure non sentirai nessuna vibrazione o molto lieve, in altri casi sentirai la differenza, avvertirai più vivamente la risonanza e attraverso l’esercizio della respirazione ti farai pervadere dalla immagini e dal personaggio che si è costruito nella tua mente e da lì facendo generare nella tua coscienza delle riflessioni, delle comparazioni e anche il desiderio di risvegliare dentro di te quell’archetipo e la missione e il compito che quell’archetipo porta.
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Buona vita, buon tutto, buon destino