LE FASI DEL METODO
Qual è il primo dovere dell’uomo? La risposta è breve: essere sé stesso.
Henrik Ibsen
“Il metodo che voglio condividere con te è frutto di 32 anni di ricerca e sperimentazione.
Ormai sono più che certo dell’esistenza di una chiamata per ognuno di noi. L’essere umano nasce con uno scopo, un compito, una vocazione. A volte accetta da subito questa direzione verso la quale muovere se stesso, ma molte altre volte deve sperimentare un certo numero di fatiche, difficoltà e finti traguardi, prima di accogliere il proprio destino.
Purtroppo oggi esiste un ambiente esterno capace di affievolire o addirittura congelare la maggior parte degli stimoli alla di ricerca interiore o auto-realizzativa.
Esistono, inoltre, forze contrarie interne a ognuno di noi che remano contro l’autorealizzazione.
Tuttavia, per fortuna, esiste anche un desiderio incancellabile di ritrovare se stessi e di diventare ciò che davvero si è.
Il mio metodo vuole aiutare tutti coloro che provano disagio o che sono già arrivati a una vera e propria crisi interiore.
In realtà, questi individui, non sono solo persone in disagio o in crisi. In realtà si tratta di valorosi combattenti. Dentro ognuno di loro è in atto una lotta tra due parti psico-spirituali. Una parte vuole restare così com’è, rifiuta ogni cambiamento, stravolgimento, evoluzione. Un’altra parte è sensibile alla voce del Destino, sente invece che manca qualcosa di importante, il vero e soggettivo senso della vita, e vuole mettersi in cammino per conquistarlo.
Chi vive nel disagio o nella crisi è in guerra. E per vincere deve avere chiaro contro cosa combatte e per cosa combatte. Più ha chiaro il motivo dello scontro e il premio finale in caso di vittoria e prima potrà superare la sua condizione di malessere e di frustrazione.
L’ansia, il panico, la depressione, un periodo di forte aggressività, di elevato stress o di confusione, sono tutti segnali chiari di una crisalide che vuole diventare farfalla.
La mente, l’organismo gridano all’anima di colui che soffre, e gli dicono (a modo loro):
- “SVEGLIATI”
- “PRENDI IN MANO LA TUA VITA”
- “REALIZZA IL TUO SOGNO”
- “FAI CIO’ CHE DAVVERO VUOI E SENTI DI DOVER FARE PER ESSERE FELICE”.
Il mio metodo vuole sostenere e accompagnare tutte queste persone, che io chiamo i DIVENIENTI (ossia coloro che hanno scelto di sperimentare la Destinoterapia, per Divenire chi realmente Sono)

Vediamo in sintesi la struttura del mio metodo. Prima di tutto va detto che si divide in 2 moduli. Un modulo primario di 6 fasi e uno facoltativo e successivo di altre 3 fasi.
Il primo modulo, che da ora chiameremo primario, ti porterà a ritrovare te stesso e a percorrere il Destino per cui esisti.
Il secondo, che da ora chiameremo facoltativo, mira a farti sviluppare in maniera straordinaria le tue potenzialità di collegamento e connessione con il mondo intorno a te e con l’universo.
In base alle tue necessità, alle tue credenze e alla tua inclinazione più psicologica o più spirituale, puoi decidere liberamente se fermarti al modulo primario o se svolgere anche quello facoltativo.
Il modulo primario è costituito dai seguenti sotto-processi:
1 – DISAGIO
L’insoddisfazione è il primo passo nel progresso di un uomo o di una nazione.
Oscar Wilde
Qui si analizza la condizione del Diveniente, si fa una mappatura dei suoi malesseri, di quando scattano, di cosa li attiva, delle situazioni o delle persone che più li innescano.
Grazie ad una speciale tecnica il soggetto impara a realizzare un screening completo della sua condizione fisiologica, emotiva, comportamentale e spirituale.
Comprende anche la differenza tra come sta ora, nel presente e come stava nel passato.

Infine, viene supportato nel processo di elaborazione e sfruttamento di questa condizione di malessere in cui si trova. Apprende ad estrarre quello di utile può esserci in riferimento alla sua evoluzione individuale.
Infine, oltre ad insegnare alla persona, come estrapolare il meglio da questa fase di disagio, le si forniscono esercizi mirati per meglio tollerare questa fase, senza però nasconderla alla propria coscienza e senza generare alcuna sorta di deleterio distacco psicofisico. Infossare il disagio o prenderne le distanze dal disagio è la scelta peggiore che si possa fare, in quanto lascia per molto tempo la persona bloccata in una sorta di palude esistenziale, privandolo della possibilità di uscirne per intraprendere la propria strada in questo mondo.
2 – CRISI DEL RISVEGLIO
Il modo migliore per realizzare i propri sogni è svegliarsi.
Paul Valéry
In questa fase, avverti te stesso in modo diverso, come un ricercatore. Non sei più uno sbandato, un essere umano in preda alla mera confusione o al caos interiore. C’è qualcosa di più e di meglio. Finalmente prendono il via nuove deduzioni, nuove intuizioni. Tu stai cercando una strada, LA TUA STRADA.
Il Destinoterapeuta ti accompagna in un processo di estrazione degli indizi e dei frammenti che ti permetteranno di cogliere pienamente la chiamata. E ti aiuterà a gestire i 12 sintomi della crisi, offrendoti per ognuno di essi tecniche ed esercizi mirati e capaci di attenuarli o addirittura dissolverli.

3 – CHIAMATA
La vocazione si esprime nei capricci e nelle ostinazioni,nelle timidezze e nelle ritrosie che sembrano volgere il bambino contro il nostro mondo, mentre servono forse a proteggere il mondo che egli porta con sé e dal quale proviene.
James Hillman
Stai per partire per un viaggio molto importante. E capire la chiamata diventa una condizione essenziale per muoverti nella giusta direzione. Chi sei tu davvero? O meglio, qual è la tua essenza? Cosa devi realizzare? Musica, arte, medicina? Devi combattere per difendere i deboli? Sei nato per scrivere? La tua vocazione è la natura, il cibo, la bellezza? Sei potenzialmente un bravissimo insegnante, un giustissimo giudice , un valente ingegnere? Ormai è tempo di capire cosa sei nato a fare. E’ tempo di fare i conti con te stesso, e di attuare trasformazioni,qualora attualmente stessi facendo altro. Potresti aver scelto un lavoro che non senti davvero tuo. Quello che oggi sei potrebbe essere frutto di troppi dannosi compromessi. C’è chi sta con un partner sbagliato, chi si accontenta di amici poco affini, per non restare solo. C’è chi vive in un posto che non gli piace e se lo fa andar bene lo stesso. Ora tu stai per comprendere la chiamata. Preparati a qualche stress. Tieni pronto, perché non tutto quello che sei e che hai fatto fino ad ora potrà continuare a sussistere intorno a te e dentro di te.

E’ tutta una questione di ribellione. Ti devi ribellare a tutti coloro che hanno cercato di reprimere i tuoi sentimenti più veri. Perché tu sei quei sentimenti che hanno tentato di sopprimere, e la tua Chiamata si nutre e sopravvive solo grazie ad essi.
Osho afferma:
Mostrare i propri sentimenti ed essere se stessi è difficile perché per migliaia di anni ti è stato detto di reprimere i sentimenti. La cosa è entrata a far parte dell’inconscio collettivo. Per migliaia di anni ti hanno detto di non essere te stesso: diventa come Gesù, come il Buddha, come Krishna, ma non essere mai te stesso. Sii qualcun altro. Te l’hanno insegnato continuamente, per secoli, e con tanta insistenza che ti è penetrato nel sangue, nelle ossa, fino al midollo. Un profondo rifiuto di te stesso è diventato parte di te.
In questa fase il Destinoterapeuta ti porta alla più profonda accettazione del vero te stesso/a. Qui si tratta di avere chiara, perfettamente chiara la chiamata. La TUA chiamata.
Sarai aiutato in una pratica di ascolto profondo, decifrazione e trascrizione della chiamata. Con una serie di tecniche lavorerai su intuizione, verifica, ridefinizione, correzione, percezione. E finito questo ciclo lo riprenderai alcune volte, fino al momento in cui la chiamata sarà chiara e limpida come l’acqua di sorgente.
SI PARTE
Una volta che sei stato in grado di accettare il messaggio, devi iniziare un viaggio molto importante: quello che trasformerà l’esistenza nella Tua esistenza. Prima di tutto dovrai essere disposto a tagliare un po’ di radici. Come dice Pino Cacucci: “Le radici sono importanti, nella vita di un uomo, ma noi uomini abbiamo le gambe, non le radici, e le gambe sono fatte per andare altrove”. E tu, adesso, hai bisogno di andare altrove. Il conosciuto, il familiare, va lasciato , almeno temporaneamente, alle spalle. Sarai preso da una certa paura, è del tutto normale. Per citare Fabrizio Resca: Il viaggio comincia laddove il ritmo del cuore si espone al vento della paura.
Ma non c’è solo la paura, c’è anche la curiosità, l’entusiasmo del bambino. Prima di partire vieni preso dal fremito delle promesse, delle aspettative, delle possibili pienezze, gioie e scoperte che farai, su te stesso, sugli altri, sull’universo, sul senso di ogni cosa. Ci saranno soddisfazioni e fatiche, sarai attaccato dalle tre forze contrarie: Paura, Dubbio, Riluttanza.
Dovrai costantemente esercitare le 3 Pratiche evolutive: Togliere, Cambiare, Sviluppare.
4 – IL RIFIUTO E L’OMBRA
L’uomo è la sola creatura che si rifiuta di essere ciò che è.
Albert Camus
In seguito al mettersi in viaggio verso la chiamata, ti troverai a dover fare i conti con il rifiuto.
Una parte di te inizierà a rifiutare la chiamata. Dovrai gestire incertezze, perplessità, timori, demotivazioni, pigrizie della mente, del corpo e dell’anima. Sarà una sfida importante. Ma puoi riuscire a superarla. Devi solo ritornare costantemente con il pensiero e con l’emotività al momento in cui ha percepito la chiamata, recuperando quelle meravigliose sensazioni, tipiche di chi finalmente si sente coincidente con se stesso.
Mettere una persona davanti alla propria ombra equivale a mostrarle anche ciò che in essa è luce.
C. G. Jung
Oltre al rifiuto c’è un’altra prova che ti attende: potremmo definirla una prova oscura. Una volta iniziato il viaggio oltre ad andare avanti, in contemporanea, dovrai anche ‘discendere’.
Voglio dire che ti troverai nella necessaria condizione di aprire la porta che ti separa dai tuoi sotterranei per andare a vedere cosa c’è lì sotto. Ci troverai oscurità, cianfrusaglie di ogni tipo, residui di emozioni, ricordi, ma soprattutto ci troverai una parte di te senza volto e sembianze. Una parte che sarà avvolta nell’ombra, che sarà ombra essa stessa. Si tratta di un nucleo vivente formato da pensieri, emozioni, istinti con cui non hai mai voluto fare i conti. In questa che è la zona meno frequentata della tua coscienza, tra ragnatele e odor di chiuso hai imprigionato, fino ad oggi, ciò che ti irrita, non ti piace, ti spaventa di te stesso. Ciò che la tua parte razionale, ordinata, chiara ha rifiutato.
Eppure questa entità che viene definita per l’appunto Ombra è necessaria non solo alla tua sopravvivenza, ma in verità è ancora più necessaria alla tua felicità. In essa non c’è nulla di per sé negativo in essa, nulla che sia male in senso assoluto, E’ una questione di interpretazione e di utilizzo di quello che l’Ombra contiene. In essa ci sono radici, fondamenta che sono le stesse della tua parte razionale.

La tua parte chiara, esposta, ordinata, deve incontrare, vedere, decifrare, comprendere e integrare amorevolmente la tua parte Ombra. Solo attraverso questo processo puoi riappropriarti della tua più completa e specifica natura.
Non temere di trovare qualcosa di spaventoso, di cupo, di brutto.
Scopri quel che c’è da scoprire. Qualsiasi cosa incontrerai devi comprenderlo e integrarlo. Fa parte di te. Ricorda che Goethe ha scritto: “Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera”.
Per cui seppure la tua ombra sarà molto nera rallegrati, vuol dire che sei un’anima potenzialmente piena di luce.
Il metodo della Destinoterapia prevede molte tecniche per aiutarti in questa fase. Sperimenterai timore e imbarazzo. Nel costruire questa relazione proverai forse rabbia e altre emozioni spiacevoli. Ma tutto questo lascerà il posto alla meraviglia, alla sensazione di gioia tipica di chi ri-abbraccia una persona cara. Alla fine del processo ti sentirai integro, completo, più ricco, autentico, VIVO/A.
5 – RIPRENDERE IL CAMMINO
Il solo viaggio è quello interiore.
Rainer Maria Rilke
Superate le prove del rifiuto e dell’ombra devi riprendere il viaggio verso il tuo destino ideale.
Questo è il momento di trasformare una visione generale in una sequenza di azioni specifiche. E’ il momento di prevedere le situazioni e pianificare le azioni necessarie a condurti alla meta desiderata.
Questa fase richiede logica, lungimiranza, precisione. Meglio ancora se , grazie all’aiuto del Destinoterapeuta, apprenderai ed utilizzerai strumenti e competenze specifici e molto utili per la definizione chirurgica e il raggiungimento degli obiettivi. In questa fase la pnl e le sue tecniche possono dare un grande contributo.

6 – DIVENIRE SE STESSI
Conosci te stesso” è stato scritto sopra il portale del mondo antico. Sopra il portale del nuovo mondo c’è scritto: “Sii te stesso”.
(Anonimo)
In questa fase il Destinoterapeuta sarà al tuo fianco per aiutarti a gestire il cambiamento, la rivoluzione, i risultati meravigliosi del tuo viaggio. Essere finalmente sul proprio sentiero, manifestare il proprio talento, esercitare la propria vocazione può dare le vertigini, un senso di smarrimento. Possono esserci nuovi timori, nuovi dubbi. Il timore di avere sbagliato tutto e di avere preso un abbaglio può manifestarsi. Oppure possono esserci gli effetti concreti di scelte fatte, di persone o situazioni perse, lasciate indietro durante il cammino. Qui la Destinoterapia ti potrà essere molto utile, in quanto ha configurato un protocollo di sostegno a chi raggiunge questa fase. Grazie a questo protocollo, gradualmente ti sentirai perfettamente a tuo agio in questa nuova vita. Corpo, mente e spirito entreranno completamente in questo nuovo livello esistenziale e finalmente avvertiranno una profonda felicità.

Per alcuni la sesta fase (Divenire se stessi) è il punto di arrivo. Ma per altri non è sufficiente. Parlo di persone che oltre a ritrovare se stesse desiderano espandere la coscienza. In altre parole, vogliono entrare in connessione con tutto ciò che esiste e anche trasmettere agli altri come ottenere tale connessione. Ebbene, queste persone possono intraprendere il modulo che abbiamo definito facoltativo. In esso ci sono tre fasi ulteriori.
1 – ESPANSIONE
La coscienza è l’ultima e la più tardiva evoluzione della vita organica, e di conseguenza è ciò che vi è di meno compiuto e più fragile.
Friedrich Nietzsche
Cosa c’è oltre te stesso e il compimento del tuo Destino? Il resto del Mondo. L’universo.
Se lo desideri la Destinoterapia ti accompagnerà anche in questa seconda parte dell’avventura, aiutandoti ad espandere la tua coscienza in orizzontale e verticale, così da farti connettere con ogni forma di esistenza ( sia su questo che su altri livelli). Per espansione orizzontale intendo quel movimento che ti porterà a sentire di più le altre persone: i tuoi cari, i conoscenti, gli sconosciuti, e addirittura i nemici. Sentire di più vuol dir accogliere, tollerare, provare sentimenti costruttivi e di benevolenza. Espansione orizzontale vuol dire anche sentire di più la natura, gli animali, i luoghi. Per espansione verticale intendo quel processo che ti permetterà di stabilire un contatto sempre più ricco e completo con gli altri piani, con le dimensioni trascendenti, spirituali. E io per spirito intendo- rifacendomi a Bateson- lo schema che connette tutte le cose.

2 – APRIRSI AL TUTTO
Se apriamo le mani, possiamo ricevere ogni cosa. Se siamo vuoti, possiamo contenere l’universo.
Buddha
Joseph Campbell ha scritto:
Lo scopo della vita è quello di far pulsare il tuo cuore con quello dell’universo, di armonizzare la tua natura con la Natura.
Aprirsi al tutto è un risultato raggiungibile e meraviglioso. E’ una conquista immensa. Prima di questa meta ce ne sono tante intermedie: aprirsi agli altri, anche a quelli meno simpatici, imparare a rispettare e gustare un albero, un fiore, l’aria, un odore, il sapore dell’acqua fresca. Sentire il respiro, viaggiare dentro il respiro e attraverso di esso. Accettare se stessi, le esperienze, anche quelle spiacevoli. Dare un senso alle perdite. Dare un valore all’inaspettato ma anche al quotidiano, a quello che fa parte della nostra routine. Percepire il Divino in una carezza, un raggio di sole o di luna. Sentire la leggerezza e la liberta’ i piedi scalzi sul terreno. Annusare il mare e godere del suono delle onde in maniera totale e profonda. Cercar il Senso della vita e accontentarci anche delle piccole risposte quotidiane. Etc. Etc. Non devi necessariamente aderire a una pratica religiosa o filosofica ben determinata. Puoi effettuare un percorso sincretico, unire insieme strumenti e dettami di varie culture, metodi e procedure derivanti da sapienze antichissime e moderne.

Soprattutto, quello che devi fare, è dire a te stesso, così come fece Margaret Fuller:
ACCETTO L’UNIVERSO!
La Destinoterapia ha realizzato messo a punto un procedimento molto valido per aiutare le persone in questa fase di apertura.
3 – TRASMETTERE
Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo
Gandhi
La trasmissione è una conseguenza naturale dell’apertura al Tutto. Chi finalmente coglie il senso, il gusto dell’Esistenza, chi percepisce la vita intorno, sopra, sotto, dentro di se’, inizia immediatamente il processo della Trasmissione all’altro.
Si trasmette per azioni, per parole, per sorrisi, per racconti di storie, di esperienze. Si trasmette per contatto, per abbracci. Si trasmette per donazioni, per divisione di ciò che si possiede. Si trasmette per ‘contagio’. Soprattutto è quest’ultima la modalità più importante. Se sei pieno, in pace, se sei appagato, se gioisci di quello che hai e non rimpiangi quello che ti manca, chi ti sta affianco lo sente, avverte una irresistibile fragranza, e inizia a desiderare di diventare come te. Questa e’ la più alta e potente forma di Trasmissione.
Preoccupati di aprire il tuo cuore, i tuoi sensi, la tua mente al mondo visibile e invisibile. Il resto accadrà spontaneamente.
In quest’ultima fase, la Destinoterapia, fa ben poco. Si limita a fornire un supporto nella individuazione dei canali di trasmissione migliori e più compatibili alla personalità di colui o di colei che vogliono iniziare a trasmettere.

Le tre partiche evolutive
Il metodo prevede un utilizzo trasversale di quelle che ho definito le tre pratiche evolutive:
- La pratica del togliere
- La pratica del cambiare
- La pratica dello sviluppare
Ognuna di esse è costituita da un insieme di strategie e di tecniche molto potenti. Per configurare ho impiegato le conoscenze, le ricerche e l’esperienze sul campo di una vita. Ma te ne parlerò quando e se inizierai il percorso.

Le tre forze contrarie
Per concludere voglio dirti che tutto il mio lavoro ha come nemici principali quelle che ho chiamato le tre forze contrarie: paura, riluttanza e dubbio. Sono i tre demoni che arrivano in ogni momento di cambiamento e cercano di bloccarti. La Destinoterapia possiede più di 90 tecniche per sconfiggere, o quantomeno gestire, questi tre venti oppositivi. E’ importante non farsi trascinare da essi, perché possono riportare indietro ogni essere umano che sta camminando sulla strada della propria realizzazione.
Ora che conosci il mio metodo, non ti resta che farti una domanda: “Sto vivendo la Mia vita?” . Se la risposta è no, fatti aiutare da un Destinoterapeuta.
