Quello che Mario chiamava vuoto interiore

 In Divieni Chi Sei, Paura

Quello che Mario chiamava vuoto interiore erano esperienze negative che producono dialoghi interiori molto negativi.

Qualche settimana fa è arrivato da me Mario: mi diceva che nella sua vita c’era solo buio cosmico.

Mario mi diceva di sentire vuoto interiore.

Ma questo non è vuoto, anzi forse è il suo contrario, il vuoto che Mario sentiva era un eccesso.

Un eccesso di ricordi, di rimpianti e stati fisici di malessere che cerchiamo di interpretare.

Quello che Mario chiamava vuoto interiore erano esperienze negative che producono dialoghi interiori molto negativi.

Il dialogo interno incessante crea malessere e Mario non riesce a muoversi.

Sarà capitato anche a te di sentirti come Mario.

Ecco cosa devi fare: impara ad affrontare il vuoto interiore e sfrutta il suo influsso sulla tua mente.

Secondo la lettura degli insegnamenti del Buddha da parte di Nāgārjuna, tutti i dharma sono vuoti.

Nessun fenomeno possiede una natura indipendente, si può dire che tutto ciò che esiste è vuoto.

Ma la vacuità non può essere conosciuta con il pensiero ordinario (o “convenzionale”) che tratta dei fenomeni come se fossero indipendenti e stabili, dotati di natura immutabile e propria.

«Se io avessi qualche tesi sarei vittima di questi controsensi. Ma io non ho alcuna tesi e quindi non mi si può imputare nessun controsenso»

(Nāgārjuna. Vigrahavyāvartanī, 29)

L’esperienza della vacuità non è compatibile con alcuna costruzione filosofica, l’idea stessa della vacuità rischia di essere pericolosa, se la vacuità viene entificata:

«La vacuità male intesa rovina l’uomo ottuso così come un serpente male afferrato o una formula magica mal pronunciata» (Nāgārjuna. Madhyamakakārikā, 24, 11)

Per sottrarre la vacuità alla reificazione o alla concettualizzazione della stessa, Nāgārjuna si sforza di mostrare come la stessa vacuità sia vuota, ovvero priva di sostanzialità: essa, dunque, non può essere intesa come la natura delle cose, perché ciò equivarrebbe a sostenere, assurdamente, che la natura delle cose consista nella loro assenza di natura propria.

 

Ti lascio un video che con un esercizio pratico che ti aiuterà a esplorare il tuo vuoto interiore, che vuoto non è.

Ricorda: Quello che Mario chiamava vuoto interiore erano esperienze negative che producono dialoghi interiori molto negativi.

 

 

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