Riprendere il Cammino
Arrivati a questo punto del Viaggio, ci sembra quasi di aver concluso, come se le energie di cui siamo capaci siano esaurite: abbiamo superato le prove del Rifiuto e dell’Ombra e non è stato facile.
Tutto quello che pensavamo di aver appreso e riscoperto è lì, oltre le nostre lotte intestine e tutte le paure, sia quelle frenanti sia le paure che continuavano a salvare il bambino rimasto dentro di noi.
C’è altra strada da fare ma riprendere il viaggio verso il destino ideale è la cosa più bella e proattiva che ci possa essere.
È questo il momento di portare all’esterno una visione generale, ma come si fa?
Il mondo interiore si tradurrà in una sequenza di azioni specifiche, quelle azioni che permettono il movimento e la vita, ora riscoperta più che mai.
Abbiamo la possibilità e le capacità per prevedere le situazioni e pianificare le azioni necessarie a tagliare il nostro traguardo specifico, la meta ideale.
Questa è una delle fasi più dure, e non perché si debbano affrontare gli ostacoli che abbiamo visto finora, ma perché camminare a testa alta rispetto a noi stessi e in un modo nuovo richiede logica, lungimiranza, precisione e soprattutto coraggio.
E perché coraggio?
Le fatiche più distruttive e subdole sembrano superate, abbiamo appreso un modo e un mondo che ci appaiono nuovi e familiari allo stesso tempo: tutto era già in noi come un alfabeto imparato inconsapevolmente e pure abbiamo dovuto pulirlo di parole non utili al nostro destino ideale.
Potremmo aver pensato più volte, nel corso del viaggio, che fosse il nostro il codice sbagliato, che fosse troppo diverso dagli altri, eppure non era così: nel momento in cui abbiamo varcato la soglia aperta dalla chiamata era come se conoscessimo da tempo le regole di quel mondo straordinario.
Abbiamo esplorato, ci siamo fatti male, finché non abbiamo scoperto che stavamo reimparando a camminare, erano state troppe le scarpe sbagliate che avevamo indossato ordinariamente, mentre i piedi sì che avrebbero saputo dove andare.
In questo momento del viaggio siamo di nuovo sulla soglia di una strada in avanti, che richiede l’armatura speciale della sintesi tra come ci eravamo malamente stratificati e quello che siamo diventati. Per questo ci vuole coraggio: abbiamo affrontato ogni paura del Rifiuto e dell’Ombra ma ci chiediamo per l’ultima volta “Sono pronto?”.
In questo momento del viaggio siamo di nuovo sulla soglia di una strada in avanti, che richiede l’armatura speciale della sintesi tra come ci eravamo malamente stratificati e quello che siamo diventati. Per questo ci vuole coraggio: abbiamo affrontato ogni paura del Rifiuto e dell’Ombra ma ci chiediamo per l’ultima volta “Sono pronto?”.
Sì che siamo pronti, andiamo, Coraggio!
In questo momento siamo soli, soli con le nostre scelte e le consapevolezze riscoperte, ma possiamo accogliere la mano tesa di un alleato.
Anche grazie all’aiuto del Destinoterapeuta, avremo strumenti e competenze specifici, soprattutto utili, ma per cosa?
Siamo dei tiratori con l’arco ora: osserviamo e agiamo precisamente per il raggiungimento degli obiettivi.
(In questa fase la PNL e le sue tecniche possono dare un grande contributo).