Cosa farò da grande? Come scoprire lo scopo della vita.

 In Togliere, Dubbio, Divieni Chi Sei, Paura, Chiamata, Riluttanza, Divenire Se Stessi

Le tre spinte

Come faccio a capire se la mia voce interiore mi sta dicendo davvero qual’è la mia missione nella vita?

E se mi stesse mentendo? E se fosse solo la voce dell’illusione o delle mie paure?

Questo è un enigma cruciale che tutti prima o poi viviamo. Da bambini è tutto chiaro, le cose sono nitide, così come ciò che per noi davvero è importante, attimo dopo attimo. Con gli anni tutto diventa meno certo, alla voce del cuore o addirittura dell’anima si aggiungono altre voci. Sono  frutto di condizionamenti, ambizioni più o meno sfrenate, desideri di emulazione o competizione con qualcuno che vorremmo surclassare, paure di non farcela o di non essere all’altezza, resistenza agli sforzi e alle sfide possibili. Una volta divenuti adulti quindi la situazione si complica. Quella spinta interna a fare il cantautore, la scrittrice, il cooperatore internazionale, la grande ricercatrice scientifica, etc…questa benedetta spinta  coincide davvero col nostro scopo originario? Vuoi vedere che invece mira a soddisfare lo scopo di mamma, papà, oppure  nasce solo per competizione , per dimostrare a quell’amico del liceo che noi saremmo stati meglio di lui?

La Destinoterapia distingue tra tre spinte diverse:

La  spinta che parte dalla Chiamata ( ossia dalla vera voce dell’anima)

La spinta che parte dal Canto delle Sirene ( quando vogliamo illuderci di potere o volere essere qualcosa che in realtà non siamo)

La spinta del Compromesso ( quando rinunciamo al sogno originario, perché temiamo di non avere in mano le carte giuste per vincere la partita).

 

Sei ancora in tempo

Anche se non sei più un adolescente, anche se hai già un lavoro e una posizione nella società, sei ancora in tempo ad effettuare un controllo ecologico del tuo destino attuale. Puoi scegliere  volontariamente di indagare per quanto riguarda le tue spinte. Ovviamente potresti scoprire di fare la cosa per cui sei nato/a. Oppure potresti renderti conto che quello che fai è frutto di un compromesso o conseguenza di un’illusoria idea di realizzazione.

Sei ancora in tempo a vedere in fondo alla questione e a porvi rimedio. Devi per forza lasciare il tuo lavoro? No! Se fosse davvero nocivo per la tua felicità si. Ma se lo fosse, staresti pensando già da parecchio di cambiarlo, senza bisogno di effettuare l’esercizio sottostante. Invece, se scoprissi che si trattasse di una via di mezzo, un ‘accontentamento,  una sorta di approssimazione al tuo scopo, potresti decidere di fare le piccole e grandi rivoluzione necessarie a sentirti meglio, magari solo facendo nel tempo libero quello che più appagherebbe la tua parte più prossima all’essenza.

 

L’arte della distinzione

Come fare a distinguere queste tre spinte?

Ecco alcune indicazioni molto utili.

In primis, la voce della chiamata ti parla con sincerità, può essere dolce o anche arrabbiata, può invogliarti gentilmente o farti il predicozzo, però è una voce sincera, una voce che, seppure non avesse le connotazioni sonore della tua voce, avrebbe qualcosa di molto familiare. E’ come se la conoscessi da sempre, addirittura da prima di nascere.

La voce del Canto delle Sirene e quella del Compromesso non sono altrettanto sincere e appassionate. Ma soprattutto  sono meno ‘ancestrali.

Inoltre la voce della chiamata ti suggerisce qualcosa che ti fa vibrare positivamente, che se  ti concentri a immaginare il tuo futuro arricchito da questo qualcosa ti fa quasi venir voglia di piangere di gioia. In altre parole, si tratta di qualcosa che, a pensarci  ti emoziona fisicamente e spiritualmente. Può anche spaventarti, ma senti che si tratta di uno scenario per te  intimamente vantaggioso,  che ti permetterebbe di  sentirti a tuo agio nella vita, una volta realizzatosi.

Mentre le altre due voci ti suggeriscono cose intriganti, convenienti, oppure comode, più semplici  o comunque alla tua portata. Ma nessuna vibrazione positiva attraverserebbe la tua coscienza. Nessuna gioia incontenibile. Certo, potresti provare emozioni positive, stimolanti o invece rassicuranti, a seconda che sia la voce delle sirene o del compromesso, ma nulla di realmente trascendentale e , per così dire, ‘originario’.

Come fare a sintonizzarci sulla voce giusta, quella che ci può rendere  pienamente appagati, ossia la Chiamata?

Per iniziare ti devi rilassare. Trovare un momento in cui fai zittire il mondo. Per questo la Destinoterapia può trasmetterti diverse tecniche.

Poi devi lasciare emergere senza paura la chiamata.

Infine devi accettare quello che senti.

Ovviamente detta così sembra facile. E ovviamente non lo è per nulla.

Purtroppo neppure è facile spiegare in un articolo da blog come riuscirci.

Intanto sappi che è tutta una questione di lavoro su questi tre nuclei trasformativi: togliere, essere presenti e  compiere azioni sbloccanti.

Ricorda, che se lo vuoi, puoi prenotare una seduta gratuita con il fondatore del metodo e fartelo spiegare meglio da lui. Prenota qui la tua seduta