SOS Crisi esistenziale? Niente Panico! Comincia dai valori
Chi sono io? Dove sto andando? Sto facendo la cosa giusta? Cosa voglio davvero?
Se siete alle prese con questo ventaglio di domande, come se non bastasse condito da un profondo senso di disagio ed un moto d’insoddisfazione dilagante, i punti son due: o siete stati posseduti dalla buonanima di Gigi Marzullo o, più verosimilmente, potreste essere di fronte ad una Crisi Esistenziale.
Da non sottovalutare, perché acerrima nemica della vostra felicità.
Crisi esistenziale: qualche tratto del volto “nemico”
Può colpire chiunque, in qualsiasi momento. Non solo, complice un mondo sufficientemente malsano, fatto di convenzioni e convinzioni spesso “imposte” più che proprie, si stima che le crisi esistenziali siano in continuo aumento, affidando a chi ne soffre un fardello pesante: un’angosciante sensazione di perdita dell’identità personale, in grado di sfociare ben presto in una mancanza di senso e di significato della propria vita.
Ma bando al disfattismo! Che proprio non mi appartiene. Una crisi esistenziale rappresenta infatti anche un’importante opportunità e, se come tale la si coglie senza lasciarsi sopraffare, può guidarci verso un risultato preziosissimo: entrare in contatto con la parte più profonda, sincera e spontanea di noi stessi.
Il che sarà a sua volta motore di un processo di metamorfosi che può condurci a trovare la nostra strada.
…‘na cosetta, insomma!
Ebbene: lungi da analizzarne cause e sintomi, siete approdati nel posto giusto per cominciare ad analizzarne i rimedi. Quindi come da incipit: niente panico!
Se anche voi siete stati colpiti da questo momento di faticoso smarrimento nella ricerca e realizzazione di voi stessi e dei vostri desideri reali, cominceremo con una semplice guida di sopravvivenza “fai-da-te“.
Perché la Destinoterapia mira anche questo: accompagnarvi, passo dopo passo, ad abbracciare la migliore delle vostre versioni possibili.
Valori: il nostro punto di partenza
Definire (e onorare!) i nostri valori è sicuramente il primo passo verso la luce nel fantomatico tunnel della crisi esistenziale. Attenzione però: i propri valori, non quelli di qualcun altro!!!
Il che può sembrare lapalissiano, peccato che non lo sia affatto! Anzi: forse proprio dall’aver basato la nostra vita su valori importanti per altri ha portato alla fin della fiera noi a questo momento di crisi?
Urge quindi chiarezza: cosa s’intende precisamente per valori?
Valori VS Convinzioni: occhio alla differenza!
In primis è necessario distinguere nettamente tra valori e convinzioni.
Mentre le convinzioni rappresentano ciò che per noi è vero, determinando quello in cui noi crediamo e definendo di conseguenza ciò che riteniamo possibile, i valori sono sistemi di riferimento mentali ed ideologici che condizionano il nostro comportamento, spingendoci a fare (o non fare) determinate cose.
Insomma: i valori rappresentano ciò che per noi è importante.
Ecco quindi che per un soggetto in crisi è assolutamente fondamentale passarli in rassegna, stillandone una lista in un crescendo di priorità. Solo così si potrà compiere un primo passo per definire quale sia la direzione da prendere in vista di una meta che manco Santiago di Compostela per il pellegrino che parte da Saint Jean Pied de Port!
Un personale Cammino di Santiago verso la Felicità
Premesse terminate! Ed abbandono anche il voi ed il plurale maiestatis per un round finale tête-à-tête.
Carta e penna alla mano dunque ed una sola domanda cui rispondere: quali valori deve soddisfare il tuo futuro affinché tu sia felice?
Ebbene: crea la tua lista! Comincia in brainstorming, di getto, inizialmente senza pensarci troppo.
Poche e semplici le regole da rispettare:
1) Scava a fondo e sii sincero con te stesso
2) Il sistema di valore è solo ed esclusivamente tuo, ovvero è SOGGETTIVO!
Non ci sono valori più nobili di altri, valori giusti e sbagliati, belli o brutti. Bensì solo valori che sono importanti per te e per te soltanto! Altrimenti soddisferai il futuro di qualcun altro
3) Procedi in ordine decrescente di priorità e definiscine almeno 20 (o comunque non meno di 15!). Qualora avessi qualche difficoltà (il che è più che probabile se scavi a fondo!) ricordati che “valore” può essere davvero la qualunque. Non solo famiglia, lavoro, denaro…la competenza, la conoscenza, la ricerca spirituale, la competizione, la solidarietà e chi più ne ha più ne metta! Tutti esempi di valori che per qualcuno possono essere importanti.
E dopo queste semplici regole, bando ai convenevoli!
Rifletti sui valori in lista e restringi il campo ai dieci più importanti. E poi di nuovo riduci a cinque…fino a definire il tuo podio.
Osserva questa classifica e domandati con infinita schiettezza (perché te la devi!): sto rispondendo realmente alla mia parte più vera, sincera, spontanea e profonda o sto rispondendo ad un condizionamento?
E’ infatti fondamentale definire i valori di quella persona che realmente sei o vorresti essere, non di quella persona che qualcun altro vorrebbe tu fossi. Altrimenti, e molto alla romana: stiamo da capo a dodici! Nonché ben lontani dalla nostra Santiago di Felicidad.
Crisi Esistenziale nun te temo: Fase Due
Eh già, perché adesso ti tocca agire!
Qualsiasi cosa sarai e farai dovrà rispettare categoricamente il tuo valore medaglia d’oro, d’argento e bronzo altrimenti, nonostante l’ironia del paragrafo per smorzare un tantino i toni di un tema complesso e causa di non poca sofferenza, sarà davvero complicato uscire da questo senso di perenne smarrimento, stress, insoddisfazione che una crisi esistenziale comporta.
Tuttavia ti prego di credermi sulla parola: anche se forse non ti sembra, hai già percorso una tappa importante, insidiosa e in salita! Ora però conosci la direzione e, finalmente, puoi continuare a camminare. Dovrai sicuramente lavorare parecchio per cambiare le cose. Dovrai agire. Ci saranno nuove convinzioni coerenti da acquisire, nuovi comportamenti da adottare, nuove competenze da imparare, un ambiente nuovo in cui muoversi. Ma, paradossalmente, sarà già tutto in discesa.
A questo punto lascio che sia nientepopodimeno che Carl Gustav Jung a concludere per me!
In ultima analisi, noi contiamo qualcosa solo in virtù dell’essenza che incarniamo, e se non la realizziamo la vita è sprecata